mafalda
(lunedì 15 ottobre 2012)
Categoria:
Insoddisfazione
Il giudizio di Salomone
La Scrittura, nel Libro dei Re, ci riporta un mirabile giudizio di Salomone nei riguardi di due donne che litigavano per un bambino.
Un giorno si presentarono dinanzi a lui e una di esse disse: "Ascoltami, signore! Io e questa donna abitavamo nella medesima e avvenne che tre giorni dopo che io ebbi partorito,anche ella dette alla luce un figlio .
Ora durante la notte il figlio di questa donna morì, perché nel dormire lo aveva soffocato. Ella si alzò nel cuore della notte, prese il mio bambino dal mio fianco, e lo pose nel suo seno, poi mise in seno a me il suo figlio morto.
Ma la prima replicava: "No, il tuo figlio è quello morto e il mio è quello vivo". E litigavano davanti al re il quale disse : "Portatemi una spada". Gli portarono davanti una spada. Il re allora comandò: "Dividete il bambino vivo in due parti e datene metà all'una e metà all'altra". Allora la donna di cui era il bambino vivo, sentendosi commuovere fin nel più intimo delle viscere verso il suo figlio, disse al re: "No, per pietà, signore, date pure a lei il bambino ma non uccidetelo". L'altra invece insisteva: "Non sia né per me né per te; sia diviso". Ma il re sentenziò e disse alla prima donna che aveva parlato: "Datelo a lei e non uccidetelo, perché quella è sua madre" .
Vi riporto alla memoria questa storia , in riferimento al fatto accaduto in questi giorni a quel bambino conteso dai due genitori che nel loro egoismo non hanno tenuto conto della violenza che inconsapevolmente (spero )hanno perpetrato hai danni del loro bimbo . I nostri figli non sono oggetti, né armi e noi genitori per il bene che dovremmo avere nei loro confronti ,abbiamo il dovere di lasciarli fuori dall’odio che ci divide .